mercoledì 1 dicembre 2010

Come risparmiare sul canone d'affitto

Le detrazioni possibili in dichiarazione dei redditi

Il canone di affitto si può detrarre quando si compila la propria dichiarazione dei redditi. Basta essere titolari di un contratto di affitto regolarmente registrato ed essere un lavoratore dipendente. Ecco i requisiti nel dettaglio per accedere alle detrazioni e mitigare leggermente il caro-affittiIl caro-affitti affligge le grandi città, ma non solo: dal 2001 ad oggi il costo di una casa in locazione è aumentato del 77%. Lo rivela una indagine di Nomisma, in collaborazione con la rivista Solo Affitti. Per questo, chi ne ha i requisiti e non sia “in nero”, può detrarre le spese sostenute.

CHI PUO’ DETRARRE L’AFFITTO

Chi abita in una casa in affitto con contratto disciplinato secondo la legge 431/1998, indipendentemente che siano a “canone libero” oppure a “canone convenzionato“. Il contraente (contratto regolarmente registrato) deve essere un lavoratore dipendente e l’abitazione in affitto deve essere quella principale. In base al reddito, si possono detrarre da 150 a 300 euro circa.
Maggiori dettagli sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Poi esistono agevolazioni per i giovani: detrazioni particolari per quei locatari di contratti regolarmente registrati che hanno tra i 20 e i 30 anni. In questo caso, in base al reddito, si possono detrarre da 247,90 a 495,80 euro. L’abitazione deve essere designata come principale e il contratto stipulato secondo la legge 431/1998.

Sempre i ragazzi fra i 20 e i 30 anni che hanno affittato casa senza genitori dal 2007, possono detrarre le spese di affitto fino a 991,60 per tre anni a patto che il reddito da lavoro non superi i 15.493,71 euro.

Fonte: Agenzia delle Entrate

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