Apertura nuove attività: cosa bisogna sapere



A partire dal 1 ottobre scorso è possibile aprire una nuova attività inviando, telematicamente o su supporto informatico, la Comunicazione Unica al registro delle imprese , il quale poi si impegnerà a girarla agli altri enti quali Agenzia delle Entrate(per la richiesta partita Iva e CF), INPS, INAIL, Commissioni provinciali per l’artigianato ovvero gli uffici preposti alla tenuta dell’albo delle imprese artigiane, il Ministero del lavoro della salute e delle politiche sociali.
Il periodo transitorio, di sei mesi, consentirà alle imprese di continuare ad utilizzare gli sportelli polifunzionali degli Enti previdenziali e delle Camere di Commercio, destinati ad essere sostituiti da sportelli esclusivamente telematici.
E' prevista anche l’attivazione della Comunicazione Unica anche per i casi di variazione e cessazione delle imprese.

L’apertura di una nuova attività comporta l’obbligo di eseguire una serie di adempimenti di carattere fiscale ed amministrativo, che possono variare a seconda del settore di competenza.

10 cose che occorre sapere per aprire un attività:

1. PARTITA IVA
Entro trenta giorni dall’inizio dell’attività occorre procedere all’apertura della Partita Iva . La richiesta deve essere presentata, tramite il modulo AA7/6, all’ufficio Iva presso l’agenzia delle entrate.

2. COSTITUZIONE SOCIETA’
Le società commerciali, cioè quelle diverse dalla società semplice, devono procedere alla costituzione della società presso un notaio, che poi provvederà a depositare l’atto costitutivo nel registro delle imprese. Nella scelta del tipo di società è sempre bene appoggiarsi ad un professionista, il quale in base alle necessità consiglierà il tipo più adatto. In questa fase è importante avere presente la differenza tra società di persone (Ss, Snc, Sas) e le società di capitali ( Srl, Spa, Sapa). Le prime vengono utilizzate da coloro che intendono avviare un’attività di piccole o medie dimensioni insieme ad altri soggetti, dove tendenzialmente il fattore umano è superiore ai capitali investiti. I creditori di queste società possono rifarsi oltre che sul capitale della stessa anche su quello personale dei soci. La personale responsabilità dei soci viene in parte compensata dal minor numero di adempimenti richiesti per la costituzione e gestione di questo tipo di società. Le società di capitali vengono utilizzate per attività medio-grandi dove si investono grossi capitali. La resposabilità dei soci per le obbligazioni contratte dalla società, è limitata alla quota di capitale investita nella stessa. Data la limitata responsabilità dei soci, tali società devono sottostare a tutta una serie di adempimenti, finalizzati alla tutela dei terzi.

3. REGISTRO DELLE IMPRESE
Occorre iscriversi nel registro delle imprese, tenuto presso la camera di commercio della provincia ove a la sede legale l’impresa.

4. REGISTRO ESERCENTI IL COMMERCIO
Dal 1999 ( D.Lgs 114/1998) l’obbligo di iscrizione al REC è previsto solo per talune categorie: Farmacie, rivendite di generi di monopolio, distributori di carburante, attività di somministrazione di alimenti e bevande ( bar, alberghi, ristoranti) e commercio all’ingrosso di prodotti ittici, ortofrutticoli e carni. Per tutte le altre attività il precedente obbligo è stato eliminato con la soppressione del REC.

5. INPS
Occorre aprire una o più posizioni presso l’INPS. Ad esempio un commerciante dovrà iscriversi alla gestione speciale Ivs(Invalidità vecchiaia superstiti) e poi alla gestione separata commercianti.
I contributi fissi verranno corrisposti in quattro rate di pari importo, da versare tramite modello F24 entro il giorno sedici del mese successivo a quello di scadenza:
- Prima rata: 16 maggio
- Seconda rata: 16 agosto
- Terza rata: 16 novembre
- Quarta rata: 16 febbraio dell’anno successivo
Saranno dovuti ulteriori versamenti previdenziali qualora si superi i minimali di reddito previsti. In tal caso i versamenti verrano eseguiti in coincidenza con il primo ( giugno-luglio) e secondo acconto (novembre) sulle imposte sui redditi e a saldo l’anno successivo( giugno-luglio).

6. INAIL
Contestualmente all’inizio dell’attività occorre presentare all’INAIL il modulo di denuncia di esercizio, al fine di assicurare se stesso, i collaboratori e i dipendenti. L’ente aprirà una nuova posizione assicurativa intestata all’azienda denominata PAT ( posizione assicurativa territoriale). Il premio INAIL viene corrisposto in due rate; una a titolo di anticipo ed una a titolo di saldo da pagarsi entro il 16 febbraio di ogni anno tramite modello F24.

7. COMUNE
Occorre presentare denuncia al Comune, comunicando l’apertura della nuova attività, al fine dell’applicazione delle imposte comunali. In questa fase il Comune verifica inoltre il possesso dei requisiti morali e professionali del richiedente.

8. AFFISSIONE INSEGNA
Qualora si desideri apporre un’insegna, una tenda parasole o un impianto pubblicitario, occorre presentare domanda in marca da bollo intestata al sindaco. Se il locale verrà preso in affitto, è importante prevedere nel contratto la possibilità di apporre un’insegna all’esterno dei locali.

9. AUTORIZZAZIONE SANITARIA
E’ subordinato ad autorizzazione sanitaria chiunque operi con sostanze alimentari: sia che le prepari, sia che le confenzioni sia che si limiti a consegnare i prodotti preconfezionati che abbia in deposito nei suoi locali. L’organo competente al rilascio dell’autorizzazione è il Comune, dopo il parere vincolante e favorevole dell’Asl o meglio delS.i.a.n. ( Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione ). Le autorizzazioni sono a tempo indeterminato fintanto che permangono le condizioni originarie . L’autorizzazione va richiesta solo una volta ultimato l’esercizio commerciale ed il comune entro 30 gg dovrebbe rilasciarla.

10. TUS
I locali devono essere a norma, secondo quanto previsto dal Testo Unico sulla sicurezza. In particolare occorre che un professionista (Ingegnere o geometra) qualificato ( che abbia seguito specifici corsi in materia), certifichi la conformita dei locali in materia sicurezza e prevenzione dei rischi. La stessa legge prevede l’esistenza in azienda del cosiddetto RSPP (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione). Si ritiene che a prescindere dalla suddetta normativa, sia interesse dell’imprenditore osservare le minime misure di sicurezza come: avere un impianto elettrico a norma, possedere estintori e cassetta di primo soccorso , avere almeno le nozioni base sul pronto soccorso.

Ulteriori adempimenti potranno essere richiesti in caso di dipendenti (tenuta Libro unico, ecc..) o in relazione all’attività esercitata ( requisiti professionali, concessioni, ecc…)

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