martedì 5 luglio 2011

Mercato immobiliare italiano 2011 - 2012: è ancora crisi

Previsioni ANCE 2011 - 2012 : mercato ancora in crisi

L'Ance pubblica le previsioni semestrali sul mercato dell'edilizia e conferma un quadro congiunturale negativo non solo per il 2011, ma anche per il 2012. 

«Con l'ulteriore caduta del mercato del 4% nel 2011 e del 3,2% nel 2012, l'anno prossimo torneremo ai livelli di produzione edilizia del 1994. Ci mangiamo 18 anni di crescita in questo modo», dice il presidente dell'associazione dei costruttori, Paolo Buzzetti, che nei giorni scorsi ha presentato l'Osservatorio congiunturale insieme al vicedirettore generale e responsabile dell'ufficio studi, Antonio Gennari.
La prospettiva del settore a breve e medio termine è drammatica, con 230mila posti di lavoro già persi e altri 120mila dell'indotto. La cassa integrazione è cresciuta dai 40 milioni di ore annue del 2008 ai 100 milioni del 2010 e ha segnato un'ulteriore crescita del 10,8% nei primi quattro mesi del 2011. Molte imprese sono messe in ginocchio dal "credit crunch di settore", con il 40,2% degli imprenditori che denuncia difficoltà di accesso al credito nell'aprile 2011 contro il 34,2% del settembre 2010 e il 38% dell'aprile 2010. Ad aggravare la situazione il ritardato pagamento delle pubbliche amministrazioni che ormai saldano i loro debiti con una media di 114 giorni e punte di 18-24 mesi. «L'82% delle imprese subisce ritardi di pagamento» dice l'Osservatorio.
Quest'anno l'unico segno positivo sarà quello delle manutenzioni straordinarie per le abitazioni che segneranno uno 0,5% di crescita, grazie anche al consolidamento degli incentivi 36% e 55%, l'unica vera politica per il settore attuata in dieci anni. E che l'Ance chiede sia rinnovata e potenziata. Bisogna uscire dall'ambito abitativo e guardare alla riqualificazione della città. «Il decreto sviluppo comincia una politica che abbiamo apprezzato sulla riqualificazione urbana ma ora occorre consolidarla», dice Buzzetti.

Per gli altri settori anche il 2011, come è già da tre anni, sarà un disastro: - 5,9% per le nuove abitazioni, - 4,3% per il non residenziale privato, - 9,7% per le opere pubbliche. Dal 2008 al 2011 il mercato del nuovo residenziale ha perso il 35,5% degli investimenti, le opere pubbliche il 28,7 per cento. A pesare sono anche la riduzione degli stanziamenti per le infrastrutture e il persistere del blocco del piano Cipe, con un terzo dei finanziamenti assegnati due anni fa, pari a 3,7 miliardi, che deve ancora concretizzarsi , mentre degli altri 7,6 miliardi solo 1,3 si sono trasformati in bandi di gara. 

«Questa politica di rinvii è insostenibile – ha detto Buzzetti – e preferiremmo che ci si dicesse chiaramente se quelle risorse non ci sono». Nel 2012 è prevista un'altra botta: - 7,2% nelle opere pubbliche e - 5,3% nel mercato del nuovo residenziale.

Sulla manovra all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, Buzzetti sposa la linea confindustriale del «rigore e sviluppo» e si augura di limitare i danni in termini di ulteriori tagli. «Anche le ipotesi sull'aumento dell'Iva per noi sono inaccettabili», ha detto Buzzetti.
L'unica misura positiva che ci si può aspettare è un allentamento del patto di stabilità in favore dei Comuni virtuosi, «come chiede Bossi», ha detto Buzzetti. «La situazione è drammatica – ha detto Gennari – perché dal 2008 i Comuni hanno smesso di pagare a settembre, quest'anno hanno già smesso ad aprile».

Fonte: Il Sole 24 Ore

8 commenti:

  1. oggi meglio vivere in affitto per tutta la vita che comprare casa.... provate a confrontare l'andamento dei prezzi degli affitti e degli immobili dal 1990 ad oggi. La forbice che si è aperta è tutta speculazione. L'affitto è il vero termometro dell'economia reale.... il resto è tutto fondato sul debito che è destinato a crollare

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  2. Miei cari, se non si ripesca quel meraviglioso concetto del "buon padre di familia", non vi sono possibilita'. Non si puo' continuare a pensare alla crescita. Bisogna pensare alla stabilita' compatibile, assieme alla qualita' della vita ed al recupero dei patrimoni occulti (leggesi paradisi fiscali). Auguri a tutti

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  3. Cosa significa "Ci mangiamo 18 anni di crescita"? Sarebbe stato giusto continuare a cementificare senza scrupoli come fatto fino a poco tempo fa? Il problema è che questi "signori" sono stati abituati fin troppo bene a vedere fiumi di soldi riempire le loro tasche, ma ora il giochetto è finito, o meglio è finito da un bel pò e sarebbe stato molto meglio per tutti se si fosse rotto molto prima. Ora che il mercato è saturo con centinaia di migliaia di appartamenti invenduti e città come Roma sventrate ed espanse oltremodo senza adeguare le infrastrutture, lor "signori" cercano i soldi per affrontare la crociata della riqualificazione.... ma per favore!

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  4. Io credo invece che oggi per gli operatori sia un bellissimo momento di mercato con molte opportunita'. Un po' meno per le famiglie che sono state le prime vittime di un sistema bancario sbagliato. Le banche conoscevano questo presente ma era meglio sfruttare il momento e l entusiasmo delle masse.

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  5. Le banche più importanti hanno liquidato i loro investimenti immobiliari già negli anni scorsi
    perchè ben sapevano sulla base delle loro analisi dove sarebbe andato il mercato,si sono anche tutelate nei confronti dei clienti aumentando il tasso di strozzinaggio riconosciuto per rapinare meglio i poveretti che ne hanno bisogno.
    Detto questo,la maggior parte dei medi grandi costruttori che per anni ha venduto immobili guadagnando dal 20 al 30 % in nero esportando poi il denaro in paradisi fiscali oggi piange lamentando la perdita di affari,nel solo triennio 2000 2003 il prezzo delle case è più che raddoppiato..facendo guadagnare cifre assurde agli stessi.
    oggi la..bolla.. è scoppiata tutto li..come è giusto che sia..smettiamola di fare demagogia e affrontiamo i problemi reali..in Italia ogni casta difende i propri privilegi,vogliamo parlare dei notai?Dei loro costi?Sicuramente è ora di finirla di depredare i cittadini che sudano per comperarsi casa..il discorso è molto lungo..molto..
    Giannidettopinotto

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  6. E' assurdo che le banche aumentano lo spread sui mutui e il costo del denaro scende (BCE) cosi e il cane che si morde la coda, le banche acquistano il denaro al l'1% e lo rivendono al 4 - 5% è assurdo....... o comprano i Bot che gli rendono il 6%...... le autorità non controllano.... bisogna aprire il credito alle famiglie altrimenti come gira l'economia..... tutto ciò è stato il fallimento di tutti noi... la BCE negli anni scorsi a salvato le banche e oggi le banche fanno fallire il paese...... BASTA CON QUESTE SPEGULAZIONI....
    il potere lo hanno e lo avranno sempre le banche se non cambia il sistema

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  7. Sto aspettando il crollo del prezzo degli appartamenti per poter comperare una prima casa. Pago 730.- euro di affitto, finalmente riuscirò ad avere un buco che non mangi lo stipendio.
    sirio

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    1. La crisi immobiliare più o meno in tutta Italia è iniziata nel 2009 e da allora, dopo quasi 4 anni, non mi sembra che ci sia stato alcun crollo dei prezzi. Difficile quindi che ci sarà nei prossimi mesi, ulteriori sconti è probabile, ma difficilmente si verificheranno dei crolli. Molte persone visto l'abbassamento dei prezzi, hanno già ritirato la casa dal mercato e la rimetteranno in vendita quando i prezzi torneranno a salire.
      Le conviene piuttosto, secondo me, cercare un appartamento che le possa piacere e che le possa consentire di pagare una rata di mutuo idonea per la sua situazione reddituale (se deve prendere un mutuo).
      Non ci sono previsioni di crolli dei valori da nessuna parte, forse continuerà la crisi, ma senza crolli.

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