mercoledì 5 gennaio 2011

Marche, approvate le modifiche al Piano Casa

Piano Casa Marche: favoriti gli ampliamenti ma nel rispetto del territorio

L’Assemblea legislativa della Regione Marche ha approvato il 14/12/2010 le modifiche alla LR 22/2009 sul Piano Casa.

Queste, in sintesi, le novità.

Via libera, alla proroga dei termini al 30 giugno 2012, all’applicazione del Protocollo Itaca sulla valutazione della qualità ambientale degli edifici residenziali, agli interventi nei centri storici.

È stato eliminato il limite massimo dei 200 metri cubi per l’ampliamento degli edifici residenziali, dei 400 metri quadrati per l’ampliamento degli edifici non residenziali e di 100 metri quadrati per la sopraelevazione di edifici non residenziali in deroga ai regolamenti edilizi e alle previsioni dei piani urbanistici e territoriali comunali, provinciali e regionali.

“Con molta concretezza e senza visioni ideologiche, diamo una mano a un settore in crisi, ma strategico per la crescita economica regionale, qual è quello edilizio” ha commentato l’assessore regionale all’Urbanistica, Luigi Viventi. “Una scelta maturata nel rispetto di alcuni punti fondamentali: risparmio energetico, prevenzione sismica, tutela ambientale” - ha aggiunto.

Viventi aveva proposto gli emendamenti della Giunta regionale trasmessi al Consiglio. “Ho preso l’iniziativa di rimetter mano a questa legge - ha detto Viventi - perché la precedente normativa non aveva prodotto gli effetti desiderati. Concediamo ora qualche possibilità in più ai cittadini, salvaguardando però il territorio, in quanto vengono favoriti i recuperi e gli ampliamenti, a scapito delle nuove costruzioni. Il principio fondamentale della normativa regionale è proprio quello di poter intervenire sul patrimonio edilizio esistente raggiungendo l’obiettivo importante di non consumare ulteriore suolo per le nuove edificazioni, ma favorire il miglioramento e la riqualificazione del patrimonio abitativo esistente”.

Tra gli aspetti qualificanti del testo approvato dall’Assemblea legislativa, Viventi rileva la possibilità di utilizzare i sottotetti a fini abitativi.

“Già nel 2002 la questione del recupero dei sottotetti era stata oggetto di una mia proposta legislativa - ha ricordato - era una questione avvertita da allora, oggi consentiamo di realizzare nuovi vani abitativi senza cementificazione”.

Qualche giorno prima, Coldiretti e Legambiente Marche avevano criticato le modifiche al Piano Casa ritenendole un “arretramento sulla strada dell’efficienza energetica”.

Fonte: Attico.it

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