L’idea è nata nel 2004, da un’intuizione di Ben Craft, responsabile eventi dell’agenzia londinese Spare Room. Sembra che stia avendo molto successo, se dai tre eventi al mesi dei tempi iniziali si è passati ai 5 eventi a settimana, con serate organizzate non solo a Londra ma anche a Manchester.
Come funziona? Semplice. Ci si reca in un locale, ovviamente la serata sarà stata adeguatamente e preventivamente promossa dagli abili PR manager di Spare Room. Il clima è informale, e normalmente non si sta seduti come nello Speed Date classico ma si cammina e si gira per lo stesso locale. Prima però è opportuno dotarsi di adesivo, da incollare alla maglietta o alla giacca, con le indicazioni e le coordinate principali che ci identificano: l’adesivo sarà bianco se il partecipante avrà una casa da offrire ( e vi sarà la scritta “I have a room”) e rosso se il partecipante sarà in cerca (“I need a room”). Sotto scriveremo il budget e la zona nella qualche ricerchiamo. Ovviamente, lo SpeedFlatmating funziona (per ora) principalmente per le case in affitto. Ma chissà che una release 2.0 non punti anche alla vendita? Giova ricordare Re-Max che organizza degli “open day” (ovviamente meno informali) permettendo a potenziali clienti di visitare liberamente (e previo appuntamento) diversi alloggi in vendita nel corso della medesima giornata.
Ma torniamo a Londra. Una volta chiarite le nostre richieste, si inizia la serata: non serviranno quindi – per attaccare bottone – domande stupide e banali, l’adesivo parlerà per noi. I vantaggi di questa tipologia molto originale di ricerca “immobiliare” sono principalmente due: la velocità nel selezionare alloggi di potenziale interesse (non dimentichiamo che ogni partecipante ha foto e video dell’alloggio “in offerta”) e la caduta di certe barriere e intoppi psicologici che talvolta si pongono quando si cerca casa e si visitano alloggi in compagnia di illustri sconosciuti.
L’incontro informale elimina ogni imbarazzo, semplificando il contatto da domanda e offerta. Attualmente si tengono circa 250 eventi all’anno, mediamente sono 30 le persone partecipanti per singolo evento, e la divisione per genere privilegia le donne (55%).
E la crisi? Sembra proprio che qui non abbia colpito, anzi abbia favorito questi incontri all’insegna della condivisione, in cui persone di ogni età ed estrazione sociale possono cercare inquilini o offire spazi abitativi al fine di abbattere le spese generali.
Fonte: Immobiliare.com
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