mercoledì 15 giugno 2011

Mercato creditizio immobiliare

In lieve aumento la richiesta dei mutui


Il rap­porto men­sile dell’Abi (l’Associazione delle banche ital­iane) evi­den­zia un lento aumento nella richiesta dei mutui per l'acquisto di una abitazione; infatti a marzo 2011 il tasso di crescita dei finanzi­a­menti è stato pari al +8,7%. In det­taglio, i finanzi­a­menti alle famiglie hanno man­i­fes­tato un incre­mento com­p­lessivo del +4,7% nella media dell’area euro, del +0,5% in Ger­ma­nia, del +6,2% in Fran­cia e del –0,5% in Spagna.



Il processo è stato trainato prin­ci­pal­mente dai mutui per l’acquisto di abitazioni, il cui tasso annuo di crescita in Italia è risul­tato, a marzo 2011, pari al +8,8%, supe­ri­ore a quanto reg­is­trato nella media area euro che è stato del +5%. Il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, che sin­te­tizza l’andamento dei tassi fissi e vari­abili ed è influen­zato anche dalla vari­azione della com­po­sizione fra le erogazioni in base alla tipolo­gia di mutuo, è risul­tato pari al 3,05% (2,99% a marzo 2011).

Sec­ondo l’Agenzia del Ter­ri­to­rio, la pos­si­bil­ità per le famiglie di accedere all’acquisto di un’abitazione sem­bra in lenta risalita ma la quota di famiglie che dispone di un red­dito suf­fi­ciente a coprire almeno il 30% del costo annuo della casa, reale e finanziario, è sceso dal 62% del 2004 al 51% di fine 2010 (13 mil­ioni di famiglie circa, dopo aver toc­cato il min­imo nel 2008, quando la quota di famiglie in grado di acquistare una casa di medie dimen­sioni era intorno al 46%).

Tale miglio­ra­mento nel 2010 è dovuto essen­zial­mente alla riduzione del costo del cred­ito, men­tre il prezzo delle case avrebbe gio­cato ancora a sfa­vore; i migliori tassi d’interesse (scesi medi­a­mente dell’1% circa nel 2010), hanno com­por­tato, infatti, il mag­giore ricorso all’utilizzo dei mutui ipote­cari per l’acquisto di un’abitazione da parte delle famiglie e, nel 2010, sono aumen­tati del 9,4% circa, con un incre­mento del cap­i­tale erogato com­p­lessi­va­mente del 15%.

Il por­tale finanziario Mutui.it ha anal­iz­zato i pre­ven­tivi di mutuo per l’acquisto di prima casa com­pi­lati sul sito negli ultimi mesi, sco­prendo che l’11,04% di questi arriva da cit­ta­dini di nazion­al­ità straniera. L’immigrato che vuole com­prare la sua prima casa in Italia richiede, in media, 132 mila euro (pari all’80% del val­ore dell’immobile da acquistare), nel 54% dei casi preferisce il tasso vari­abile, intende impeg­narsi con la banca finanzi­atrice per 25 anni e, al momento della richi­esta del mutuo, ha 35 anni.

Se con­frontati con i val­ori medi ital­iani delle richi­este di finanzi­a­mento per l’acquisto della prima casa, questi dati evi­den­ziano l’interesse dei cit­ta­dini stranieri per immo­bili di val­ore infe­ri­ore rispetto alla media (165 mila con­tro 200 mila euro), e il bisogno di un finanzi­a­mento mag­giore (medi­a­mente si vuole finanziare il 75% del costo totale dell’immobile). A quanto pare, quindi, pur di com­prare casa gli immi­grati accettano immo­bili più per­iferici, o in con­dizioni peg­giori, e si impeg­nano in mutui più importanti.

Fonte: ABI

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