giovedì 23 giugno 2011

Antitrust indaga sulle polizze vita agganciate ai mutui ipotecari

Per l'Antitrust sono troppo costose

L'Antitrust che ha aperto un'indagine «su istituti bancari sospettati di subordinare nei fatti la concessione dei mutui alla sottoscrizione di polizze vita particolarmente costose». Lo ha detto il presidente Antonio Catricalà nella relazione annuale alla Camera. Nel settore bancario, ha spiegato, l'Antitrust «ha accettato gli impegni di Abi e consorzio Bancomat che hanno reso possibili riduzioni per le commissioni interbancarie fino al 36 per cento.

Sono ora sotto indagine le polizze vita che rientrano nell'ambito delle cosiddette polizze Cpi (Credit protection insurance), pacchetti assicurativi spesso proposti ai mutuatari per assicurare il prosieguo del piano di rimborso in caso di determinati eventi: decesso, invalidità permanente, perdita d'impiego, inabilità temporanea al lavoro, malattia grave.

Le nuove regole sulle polizze Cpi
Innanzitutto si tratta di polizze facoltative e, dal 1 giugno 2011, da quando è entrata in vigore in Italia la nuova direttiva sul credito al consumo, il costo di queste polizze deve rientrare obbligatoriamente nel Taeg (Tasso annuo effettivo globale, comprensivo degli interessi e di tutti gli oneri accessori agganciati al mutuo) qualora, come spesso accade, vengano poste dalla banca come condizione necessaria ai fini dell'erogazione del prestito.

I mutuatari, quindi, devono verificare il rispetto della trasparenza. Ma, in ogni caso, qualora decidano di coprire il rimborso del mutuo (su cui la banca è già coperta da un'ipoteca iscritta mediamente su un valore circa il doppio rispetto al capitale prestato) dal verificarsi di determinati eventi legati allo stato di salute e/o al lavoro non devono trascurare questi altri due elementi. 

Come prima cosa non sono obbligati a sottoscrivare polizze Cpi con la stessa banca che eroga il mutuo (in questo caso ovviamente il costo non andrà incluso nel Taeg). 

Inoltre, devono fare molta attenzione al capitolo costi, sul quale l'Antitrust ha appunto aperto un'indagine.

Come risparmiare
E' bene sapere che è più conveniente la soluzione a premio unico (solitamente aggiunta al costo del finanziamento complessivo e quindi implementato nel piano di ammortamento) rispetto a quella premi ricorrenti annui. 
Alcuni istituti di credito offrono polizze Cpi complete al costo del 10% del capitale prestato mentre si possono trovare analoghi pacchetti presso banche meno care o, appunto, compagnie assicurative compresi tra l'1 e il 3 per cento.

Un altro elemento da considerare in tema di Cpi, che fa ballare sensibilmente il prezzo, è il periodo di copertura. 
Si può scegliere infatti se assicurare l'intera durata del mutuo o anche solo un periodo. Questa seconda ipotesi abbatte di molto il costo della polizza e, considerando che nalla maggior parte dei piani di ammortamento "alla francese" applicati dalle banche italiane gli interessi si versano quasi integralmente nella prima metà del mutuo, non è una soluzione da scartare nell'otticca dell'ottimizzazione costi/benefici.

Indagine sui conti correnti
Oltre ai mutui l'Antitrust ha aperto un'indagine anche sui conti correnti. 
«Per valutare - ha concluso il presidente dell'Authority - gli effetti della riduzione sui prezzi allo sportello, abbiamo avviato una seconda indagine conoscitiva sui costi dei conti correnti».

Fonte: Il Sole 24 Ore

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