venerdì 1 aprile 2011

Se prendiamo un appartamento tipo di 90 mq in una zona centrale di una grande area metropolitana e calcoliamo il suo costo vediamo che ci vogliono 18 anni di stipendio per poterlo comprare. 3 anni in più rispetto a 10 anni fa, nel 2001, quando 15 anni di salario bastavano per diventare proprietari. Questo il dato che emerge dell'analisi dell'Osservatorio Nazionale della Federconsumatori. Ma anche le spese per l'affitto non scherzano.
I costi relativi alla casa continuano infatti a pesare fortemente sui bilanci familiari, e ad aggravare la situazione contribuiscono i rincari previsti per le spese di gestione, dalla luce al riscaldamento, dal gas alla nettezza urbana.
Per la casa in affitto, i costi sono cresciuti del + 83 % al mese, che all'anno consistono in 8.485,80 euro
mentre per la casa di proprietà i costi sono aumentati "solo" del + 33 % al mese fino a raggiungere i 2.896,20 euro annui.
Tornando all' immobile tipo, invece, per il suo acquisto dovrebbero bastare 4 anni di stipendio : questo il limite fissato da molti economisti come ragionevole per l'acquisto di una casa.
Secondo l'Osservatorio emerge "la difficoltà che le famiglie hanno nel sostenere i costi della casa; in una situazione di forte disagio come quella che le famiglie stanno attraversando, la casa continua a rappresentare, infatti, uno dei problemi più gravi del Paese, sia per quanto riguarda le abitazioni in affitto che quelle di proprietà."
Vista la situazione, la Federconsumatori chiede una politica che riduca il costo dell'abitazione, soprattutto per i ceti deboli, da un lato dotando il Paese di un serio piano per l'edilizia residenziale e, dall'altro, sostenendo il potere di acquisto delle famiglie, attraverso una detassazione per il reddito fisso.

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