martedì 19 marzo 2013

Contenzioso in edilizia e difetti di costruzione

Nuove costruzioni
Quasi l’80% dei procedimenti in corso presso il Tribunale di Bologna ha come oggetto i difetti edili di costruzione.
L’Osservatorio dell’Università di Bologna, in collaborazione con il Tribunale, ha monitorato vizi e difetti nelle costruzioni, che rappresentano l’oggetto principale di contenzioso e cause civili e/o penali. L’Osservatorio, il primo in Italia, si propone come strumento operativo concreto per il miglioramento dei processi decisionali, operativi ed economici nel settore delle costruzioni allo scopo di velocizzare i tempi del contenzioso e delle relative cause legali frequenti nel settore edile.

L’Osservatorio – spiega il professore Tomaso Trombetti, docente di Tecnica delle costruzioni dell’Alma Mater – si pone l’obiettivo di creare una conoscenza organizzata del contenzioso in essere nell’ambito dell’appalto e della compravendita, aumentando la consapevolezza di appaltatori, professionisti e committenti in relazione ai rischi espliciti e impliciti che si possono verificare nell’attività edilizia.

L’altro obiettivo è quello di agevolare, attraverso l’informatizzazione, il rapporto fra gli addetti ai lavori e i cittadini e la pubblica amministrazione in linea con l’idea di Bologna Smart City. Tuttavia l’Osservatorio ha evidenziato che solo il 3% delle cause ha un problema di carattere progettuale, per il 9%, i difetti nelle costruzioni derivano dalla non osservanza delle norme tecniche e da errori nell’esecuzione lavori.

L’Osservatorio, presentato lo scorso 11 gennaio a Bologna, conferma che i vizi più frequenti nelle cause legali sono quelli relativi a lavorazione non a regola d’arte, infiltrazione d’acqua e non completamento dei lavori, danni che in gran parte dipendono da difetti di esecuzione ed imputabili ai responsabili della realizzazione e alla qualità dei materiali.

Buona parte dei problemi dipende anche da errori della committenza e dalla errata conduzione. Pertanto, ad evitare contestazioni, è necessario che il professionista dedichi al progetto una maggiore attenzione e che l’utente finale sia consapevole della necessità di una corretta manutenzione.

Fonte: Attico.it

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