lunedì 30 maggio 2011

Cedolare secca : in arrivo Circolare Agenzia delle Entrate

La nuova Circolare dovrebbe chiarire gli ultimi punti ancora in discussione
Arriveranno a breve le istruzioni definitive dell'Agenzia delle Entrate, per affrontare i dubbi lasciati aperti dal provvedimento del 7 aprile scorso.
Il tema più interessante, per la maggioranza dei contribuenti, riguarda le modalità per la riduzione dell'acconto Irpef di quest'anno, visto che la cedolare esclude il reddito da locazione dal montante dell'imposta. Il problema interessa i titolari di contratti già in corso il 7 aprile, che dovranno comunicare l'opzione per la cedolare nelle dichiarazioni del prossimo anno ma pagano la cedolare già da ora.
Di impatto più limitato sono invece gli altri punti al centro dell'approfondimento, che puntano a definire con maggiore precisione i confini dell'applicazione della tassa piatta. 

La norma di riferimento (articolo 3 del Dlgs 23/2011) apre le porte della cedolare al "proprietario o titolare di diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate ad uso abitativo", con l'eccezione delle locazioni "effettuate nell'esercizio di una attività d'impresa, o di arti e professioni". Anche le società semplici (o le proprietà collettive come per le portinerie dei condomini, in cui ogni condomino paga la propria quota in dichiarazione) sono però contribuenti Irpef, e potrebbero anche in questo campo essere equiparate alle persone fisiche.

Calcolare l'acconto della tassa piatta non è un problema: basta applicare il 21% (19% nel canone concordato) ai canoni previsti dal contratto, e su questa somma calcolare l'85% che va versato quest'anno con l'F24. 

La questione si complica per l'incrocio con l'acconto Irpef. 
Ad oggi, la cosa più sicura per il contribuente è replicare la somma dell'anno scorso, quando la cedolare non c'era e non sottraeva reddito dalla base di calcolo Irpef, e attendere il 2012 per vedersi restituire il versamento in eccesso oppure utilizzarlo in compensazione. 

Oppure, si può evitare questa sorta di "prestito" all'Erario abbandonando il metodo «storico» di calcolo per l'acconto e passando al «previsionale», tagliando dall'Irpef il canone di locazione e versando il 99% dell'imposta sulla somma che rimane. Ma bisogna fare attenzione. Oggi questa scelta può esporre al rischio di sanzioni se il contribuente riceve nel 2011 redditi extra oppure se ha meno voci da scontare rispetto al 2010; l'intervento dell'Agenzia potrebbe però superare il problema, considerando alla pari dello «storico» l'acconto calcolato con questa modalità, che permetterebbe al contribuente in buona fede di evitare il raddoppio abbondante della prima rata di cedolare.

In via indiretta inoltre, anche gli inquilini sono interessati dai temi su cui si stanno definendo gli ultimi dettagli. Un capitolo della circolare riguarderà infatti l'adeguamento Istat del canone effettuato dai proprietari che poi hanno scelto la cedolare secca. La sostitutiva esclude infatti la possibilità di aggiustare ogni anno il canone in funzione del carovita, ed una cosa ancora da chiarire è se gli adeguamenti già effettuati vanno intesi come acquisiti o dovranno essere restituiti all'inquilino.

Fonte : Il Sole 24 Ore

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