martedì 3 maggio 2011

Aumento dell'Euribor all'1,4 %


Aumento delle rate dei mutui a tasso variabile
Nuovo scatto dell'Euribor, l'indicatore che interessa da vicino chi sta rimborsando o ha intenzione di stipulare un mutuo a tasso variabile (non agganciato al tasso Bce). Secondo l' European Banking Federation, nelle rilevazioni fissate questa mattina (come tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle ore 11)  l'Euribor a 3 mesi è balzato all'1,402 % (dall'1,395 % di ieri) segnando il livello più alto dal 23 aprile 2009.
L'Euribor, che tecnicamente è la media dei tassi di interesse a cui le banche si prestano capitali, si sta avvicinando all'1,5%, il che lascia ipotizza un nuovo futuro ritocco dei tassi al rialzo da parte della Banca Centrale Europea dopo l'aumento dello scorso aprile quando, per la prima volta da maggio 2009, ha ritoccato il costo del denaro portando i tassi di riferimento dall'1 all'1,25 per cento.
Chi ha un mutuo agganciato al tasso Euribor, ovvero oltre il 98% dei mutui a tasso variabile stipulati in Italia (è agganciato al tasso Bce meno del 2% dei prestiti indicizzati) vedrà quindi, già nelle prossime rate un aumento della quota interessi, anche se la Bce non rialzerà il costo del denaro.
Come si muoverà l'Euribor nei prossimi 3 anni 
Una decisione questa scontata dai mercati. Le previsioni sull'andamento dell'Euribor a 3 mesi nei prossimi anni,  proiettano l' indice dei mutui variabili al 2% a dicembre 2011, al 2,775 % a dicembre 2012, al 3% (tasso medio negli ultimi 10 anni), a settembre 2013, e al 3,43 % a settembre 2014.

I numeri sembrerebbero indicare che, pur in costante risalita, i mutui a tasso variabile nei prossimi 3 anni resterebbero, probabilmente, al di sotto di quelli a tasso fisso stipulabili oggi, considerando che gli Irs - i parametri a cui sono agganciati in partenza i mutui a tasso fisso - vanno già adesso dal 3% (Irs a 5 anni) al 3,93% (Irs a 20 anni). 
Fonte : European Banking Federation

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