lunedì 31 ottobre 2011

Decreto sviluppo : mutui casa, assicurazioni calamità naturali e permesso di costruire

Novità del Decreto Sviluppo

Garanzia dello Stato e “decreto sviluppo” per i mutui prima casa dei giovani sposi precari, polizza assicurativa per la casa contro i rischi derivanti da calamità naturali, silenzio assenso più veloce per il permesso di costruire.

La bozza del decreto legge per la crescita (Decreto Sviluppo) è allo studio del Governo e contiene delle novità.

Alcune delle misure contenute nella bozza del provvedimento: garanzia dello Stato per i mutui dei giovani sposi precari, polizza assicurativa contro i rischi derivanti da calamità naturali, silenzio assenso più veloce per il permesso di costruire.

Le coppie di giovani sposi che hanno contratti di lavoro precari e vogliono accendere un mutuo per l’acquisto della prima casa avranno la garanzia dello Stato. Le modalità applicative di questa norma sono però ancora in via di elaborazione.

Polizza casa per danni terremoti e alluvioni. Le nuove polizze dovranno prevedere la copertura assicurativa obbligatoria per il rischio calamità naturali su fabbricati destinati ad uso abitativo: esclusi quelli abusivi o quelli per i quali non sono stati completati i pagamenti del condono. I premi assicurativi dovranno essere correlati agli indici di rischio delle diverse aree.

Per quanto riguarda il permesso di costruire, il decreto introduce un ulteriore snellimento della procedura del silenzio assenso, rispetto a quanto previsto nel primo decreto sviluppo (legge n. 106/2011). Il nuovo decreto sviluppo che il Governo sta mettendo a punto riduce a 140 giorni il tempo necessario per ottenere il permesso con silenzio assenso nel caso di Comuni con più di 100 mila abitanti o in presenza di progetti particolarmente complessi.

Inoltre, per favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, secondo il provvedimento, i contributi per oneri di urbanizzazione e costo di produzione devono essere differenziati adeguatamente: se cioè si riferiscono al recupero e alla ristrutturazione degli edifici esistenti o alla realizzazione di nuovi edifici.

Fonte: Attico.it

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