mercoledì 13 febbraio 2013

La Svizzera teme la bolla immobiliare


Il real estate residenziale svizzero sembra vivere oggi un clima di attesa per una imminente tempesta e servirebbe una frenata per scongiurare imminenti rischi. La corsa delle quotazioni delle case in Svizzera che c'è stata nell'ultimo decennio mette infatti oggi in discussione la tenuta del settore. Un pericolo bolla che forse non spaventa gli investitori (come l'imprenditore italiano che un anno fa ha comperato un attico sul lungolago di Lugano per 20mila euro al metro quadro o come il miliardario mediorientale che ha acquistato una delle lussuose dimore sulla collina di Cologny a Ginevra), ma che certamente invita alla cautela chi pensava al mattone svizzero come bene rifugio.

Come al solito, è stata la corsa all'acquisto a causare il "pericolo bolla". Il mercato immobiliare, finora aiutato dall'immigrazione, dai bassi tassi di interesse e dalle retribuzioni in crescita, sembra al momento sotto pressione in numerose zone del Paese. I valori del metro quadrato tra il terzo trimestre 2011 e il terzo trimestre 2012 sono saliti del 5,9% per le abitazioni in condominio e del 4,8% per le case singole, attestandosi molto sopra la media del periodo 2002-2012. Ciò nonostante la domanda (secondo Credit Suisse) sarà ancora tale da poter assorbire la nuova offerta. La situazione è particolarmente grave attorno al lago di Ginevra, dove numerosi stranieri hanno preso qui la residenza per motivi fiscali diventando proprietari di dimore da mille e una notte, nella zona di Zurigo e in regioni turistiche come i Grigioni.

Tra l'altro il primo gennaio 2013 è entrata in vigore una nuova legge che blocca tutti i nuovi progetti di costruzione di seconde case (quindi soprattutto nelle località turistiche). Si potranno realizzare solo i progetti che hanno avuto permessi di costruzione legalmente vincolanti prima di tale data. La legge è valida per tutto il territorio svizzero, a esclusione di progetti di grandi dimensioni, purché pianificati prima dell'11 marzo 2012. Questo blocco del nuovo rischia di far aumentare ulteriormente  valori delle case esistenti. 

Parlando di quotazioni, la Svizzera è tra i Paesi europei ad aver registrato gli aumenti più consistenti negli ultimi anni. "Una media del 45% nell'ultimo decennio, secondo Paola Gianasso di Scenari Immobiliari, con punte superiori al 200% nelle zone di Ginevra di fronte al lago. In almeno un terzo delle regioni svizzere il livello delle quotazioni è giudicato insostenibile. L'aumento dei prezzi oltre che dall'aumento della popolazione, è causato dall'alta liquidità disponibile e dai tassi di interesse molto bassi. Ma anche dall'aumento della domanda internazionale da parte di persone che decidono di stabilirsi in Svizzera per convenienza fiscale o che acquistano immobili come beni rifugio. Nonostante gli alti prezzi e magari un cambio sfavorevole con il franco.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Nessun commento:

Posta un commento