venerdì 11 novembre 2011

Vendere la casa all'asta anche senza procedura giudiziaria

Finalmente è possibile anche in Italia 
Vendita all’asta della propria abitazione: fino a qualche tempo fa era possibile solo nel caso fosse in corso una procedura giudiziaria. Oggi questa pratica è finalmente possibile anche in Italia, grazie a un’iniziativa, promossa dalla Borsa Immobiliare di Roma (Bir), che ha avuto subito un buon riscontro.

Si tratta di un’opportunità per chi ha bisogno di vendere in tempi brevi la propria casa per liquidità o per altri motivi. È infatti una procedura che garantisce tempi rapidi e costi certi, sicuramente trasparente, anche se vincola il venditore in modo irrevocabile dal momento in cui dà il mandato, in quanto può tornare indietro solo a costo di onerose penali.

Vendere la casa all’asta è un sistema piuttosto diffuso in numerosi altri paesi, soprattutto in Gran Bretagna, dove operano oltre 200 case di aste immobiliari. Questo sistema di vendita è particolarmente adatto nelle proprietà indivise, nei divorzi, nelle eredità, nella vendita dei curatori di beni appartenenti a minori e in situazioni dove il bene è di difficile valutazione. Inoltre, ne viene suggerito l’utilizzo anche nel caso di vendita di nuda proprietà oppure nel caso di locazioni di immobili commerciali.

L’asta garantisce al compratore la certezza dello stato di diritto dell’immobile. Infatti, nel momento in cui l’aspirante compratore si presenta alla Bir, l’agente immobiliare che segue la pratica elabora una stima dell’immobile e una relazione notarile sul suo stato. Per il compratore dunque non ci saranno sorprese, non scoprirà magari una veranda non condonata o un comproprietario nascosto dopo l’aggiudicazione.

Il proprietario, una volta dato l’incarico, non può più recedere, ma può legittimamente rifiutare un’offerta inferiore al prezzo di riserva che egli stesso avrà stabilito. L’unico effetto negativo è che, nel caso in cui la vendita non vada a buon fine, dovrà accollarsi tutte le spese di procedura.

I tempi di vendita sono molto rapidi, nel senso che l’asta viene effettuata entro sei settimane dalla conclusione delle procedure preliminari. In queste sei settimane l’agente immobiliare farà anche vedere la casa agli aspiranti compratori che lo richiedono. In questo periodo, non è ammesso alcun tipo di trattativa privata. La procedura è particolarmente adatta nel caso di comproprietà, quando i proprietari diffidino gli uni degli altri.

L’offerta viene presentata in busta chiusa. All’asta vengono ammesse le cinque offerte più alte, e la base d’asta è costituita dalla più alta tra queste. Gli aspiranti compratori devono depositare una cauzione. Il venditore accetta automaticamente qualunque offerta pari o superiore alla somma che aveva indicato come “prezzo di riserva”. Ma può accettarne una inferiore. Inoltre, i cinque partecipanti all’asta, nel caso di aggiudicazione a un prezzo inferiore, vengono invitati ad adeguare la propria offerta al prezzo di riserva. In caso di aggiudicazione, la compravendita deve essere conclusa nei tempi previsti dal bando, che verrà pubblicizzato dalla Bir attraverso il proprio sito e una serie di giornali.

L’iniziativa è partita da Roma, ma non è rivolta solo al mercato di Roma e del Lazio: è aperta a immobili, venditori e compratori da tutta Italia. E può essere una procedura molto conveniente anche per le seconde case.

Fonte : Attico.it

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