venerdì 30 marzo 2012

Novità importata dall'America : i condomini per anziani

Primo esperimento nel piemontese

Da decenni ha ormai preso piede negli Stati Uniti: l'idea è un residence che assomiglia più  a un condominio che a una casa di riposo. "Sono anni che sogniamo di realizzare un edificio come questo", spiegano i costruttori che lo realizzeranno. "Abbiamo avuto esperienze negative con un familiare in ospizio. Così abbiamo studiato il mercato: in Piemonte il 93,4% degli anziani vive in autonomia. Ma non è solo business: abbiamo creato un posto dove anche noi in futuro vorremmo vivere".

Sono già otto le richieste, su 15 appartamenti e altri 4 di futura realizzazione, alcuni anche arredabili con i propri mobili. Si tratta di persone rimaste vedove, ottantenni in gamba ma timorosi di vivere da soli. Chi abiterà al residence di Caselette avrà a disposizione un minialloggio indipendente dotato di cucinotta, letto matrimoniale o letti separati, bagno, eventualmente fruibile in sedia a rotelle, finestra o terrazzino affacciato sul verde della bassa Valsusa. Potrà avere ospiti o allontanarsi quando vorrà. Sarà come affittare un appartamento, ma con il trattamento di un hotel: ogni giorno c'è chi pulisce la stanza ed effettua il servizio lavanderia.

Ma i servizi non finiscono qui. A qualunque ora ci sarà un addetto alla reception e in caso di necessità si potrà attivare una richiesta d'aiuto con il telesoccorso. Un maggiordomo (visto che spesso i familiari non sono più presenti) accompagnerà gli inquilini a fare le commissioni o le farà al posto loro. Li porterà in ospedale per una visita, ma anche a un museo, alle lezioni dell'Univesità della Terza Età... La manutenzione, le riparazioni e le bollette, poi, sono già incluse nella rata mensile. Ognuno farà vita privata ma sarà difficile sentirsi soli: nell'area comune ci saranno la parete per le proiezioni, la sala lettura dove organizzare anche conferenze con psicologi, geriatri o nutrizionisti, i tavolini per giocare a carte, la palestra con idromassaggio e il ristorante.

"Chi lo vorrà potrà fare la spesa e cucinare in casa - spiegano i proprietari - oppure scendere al ristorante o ancora farsi portare i pasti in camera. Ma ci aspettiamo che facciano anche vita di paese, che vadano al bar o alla bocciofila e che escano qualche sera a mangiare una pizza". Proprio per questo motivo è stato scelto un piccolo centro per questo esperimento sociale, dove è più facile integrarsi con gli altri anziani che vi abitano e fare un po' vita di paese.

Naturalmente tutto ha un costo. Le tariffe cambiano a seconda del tipo di servizio che si sceglie: per il pacchetto più "leggero", che ha un servizio minimo, la rata è di 1.600 euro al mese, che lievitano fino a 3.500 se si sceglie l'all inclusive, che assicura, per esempio, spostamenti con l'autista illimitati e un mese di vacanza in un hotel convenzionato.

Fonte: la Repubblica

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