giovedì 4 agosto 2011

Abusivismo nelle professioni: carcere da due a 5 anni

Intervista al Senatore Franco Cardiello (Pdl):
"Colpiremo le zone d'ombra di evasione fiscale da parte degli abusivi"


E’ stato presentato lo scorso 26 luglio al Senato della Repubblica in Commissione Giustizia l’emendamento al disegno di legge n°2420 del Senatore Franco Cardiello che prevede modifica l’articolo 348 del codice penale, in materia di inasprimento della pena per l’abusivo esercizio della professione, ed accoglie in pieno le istanze presentate dalla Federazione.

 Si tratta di una modifica sostanziale all'impianto sanzionatorio previsto dall'articolo 348 del Codice Penale per minare alle fondamenta il fenomeno dell'abusivismo nelle professioni. Con questo intento il senatore Franco Cardiello ha presentato in Commissione Giustizia un disegno di legge destinato a fare scuola, che ha già raccolto il plauso del mondo delle professioni e l'appoggio esplicito di Fiaip. Cinquantaquattro anni, avvocato di Eboli, in provincia di Salerno, Cardiello è senatore nelle file del Pdl dal 13 luglio 2010, in sostituzione di Sergio Vetrella, dimessosi per incompatibilità. Dopo un breve passaggio nel gruppo parlamentare di Coesione Nazionale il Senatore é rientrato di recente nel gruppo del Pdl. Secondo il nuovo testo dell'articolo 348 del Codice Penale, così come modificato dalla proposta di legge presentata da Franco Cardiello, "chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000. In caso di condanna, è altresì disposta l'immediata confisca dell'immobile adibito all'abusivo esercizio della professione e dei beni ad esso pertinenti". Un inasprimento delle sanzioni che, si augura la Federazione, potrà contribuire a suscitare una doverosa sensibilizzazione verso le conseguenze causate da chi esercita illegalmente professioni per le quali è invece prevista, per legge, una specifica formazione.

Qual è lo spirito che ha ispirato il disegno di legge?
Il disegno di legge riguarda tutte le professioni. Abbiamo presentato un testo nel quale è compresa anche la posizione dell'agente immobiliare. Andiamo a colpire coloro i quali esercitano abusivamente la professione, tanto in campo immobiliare come nel campo dei medici e degli avvocati. È necessario un inasprimento delle pene, perché far pagare a chi millanta un titolo che non ha una modesta multa e poi restituirgli lo studio dove esercita abusivamente la professione non scoraggia certo questo fenomeno.

Quali saranno le principali novità?
La novità più importante è il sequestro e la confisca non solo dello studio, ma dei beni anche strumentali. Faccio un esempio: oggi chi viene sorpreso a esercitare una professione abusiva patteggia 500 euro di multa e gli viene restituito tutto. Con il mio disegno di legge oltre alla multa va applicata la reclusione e viene confiscato il bene di proprietà del medico, del dentista o dell'agente immobiliare. Ecco, questo è lo spirito con cui nasce il testo che ho presentato In Commissione Giustizia.

Il Centro Studi Fiaip ha calcolato che l'abusivismo, oltre a produrre gravi danni alla filiera immobiliare, genera un'evasione fiscale pari a quattrocentocinquanta milioni di base imponibile derivante da provvigioni pagate illegalmente.
È così. Ho parlato con il presidente Fiaip Righi. Noi andremo a colpire le zone d'ombra di evasione fiscale da parte degli abusivi, ma dobbiamo tutelare soprattutto i cittadini. Gli esercizi associati alla Fiaip, che espongono un cartello sul negozio a garanzia dell'attività d'intermediazione immobiliare che svolgono, tutelano certamente chi voglia cimentarsi nella compravendita di un immobile, a differenza di un abusivo. Noi faremo pagare le tasse a tutti i coloro che oggi intascano le provvigioni evadendo il fisco e a volte imbrogliando la gente.

Fiaip punta molto sulla formazione e sulla competenza dei propri agenti.
L'abusivismo rischia di mortificare questi sforzi.
È una questione centrale: la formazione e la professionalità di chi a ragione si fregia di un titolo. Io faccio l'avvocato penalista e noto un aumento esponenziale dell'abusivismo in tutti i campi, fondamentalmente perché c'è una carenza di lavoro. E allora ci si improvvisa agenti immobiliari o intermediari creditizi, ma non essendo tali si offrono molte meno garanzie.

Quali reazioni ha registrato alla sua iniziativa in Parlamento e nel mondo delle professioni?
Nel mondo delle professioni c'è entusiasmo per questo testo, soprattutto nel settore medico-dentistico, dove l'abusivismo imperversa, ma un po' tutte le professioni hanno accolto con entusiasmo questo disegno di legge. Nel mondo politico vanno fatti dei distinguo. Da parte del Pdl le reazioni sono state evidentemente positive. Nel centrosinistra la risposta è stata meno univoca. In certi casi mi viene da ridere: addirittura la capogruppo in Commissione Giustizia aveva chiesto la depenalizzazione del reato. Questo non accadrà, andremo avanti per far approvare il disegno di legge al più presto in commissione e portarlo poi subito in Aula.

A proposito. Quali sono realisticamente i tempi per la chiusura dell'iter del Ddl?
Il testo è già in Commissione, sono stati presentati gli emendamenti e diciamo che ora ha davanti a sé una corsia preferenziale. Se non ci fossero stati i problemi legati ad altre leggi urgenti da approvare prima dell'estate, sarebbe già arrivato in Aula. Penso a questo punto che se ne riparlerà a settembre in Commissione. Io continuerò ad adoperarmi affinchè sia possibile accelerare il più possibile l'iter.



Fonte: FIAIP

1 commento: