venerdì 25 febbraio 2011

Come cambia il Piano Casa

Novità per la Legge Nazionale

La nuove norme region­ali sono da emanare entro il 31 dicem­bre, sono ammessi anche gli edifici condonati.
I con­tenuti della bozza di decreto legge pre­sen­tata al Con­siglio dei Min­istri dal Min­istro Calderoli si pos­sono così sin­te­tiz­zare: riqual­i­fi­cazione urbana, cambi di des­ti­nazione d’uso, delo­cal­iz­zazioni e sos­ti­tuzione edilizia con premi volumetrici.

Viene così ripreso il tema ”Piano Casa”, preve­dendo alcune sem­pli­fi­cazioni nei set­tori edilizia e urban­is­tica.

La bozza ripro­pone l’idea di un Piano Casa cen­tral­iz­zato, rego­lato da un provved­i­mento legisla­tivo nazionale con il com­pito di fare da legge quadro a leggi region­ali da emanare entro il 31 dicem­bre 2011.
Le norme region­ali, adot­tate non sulla base di una sem­plice intesa, ma di una legge dello Stato, dovreb­bero incen­ti­vare la riqual­i­fi­cazione urbana delle aree degra­date preve­dendo volume­trie aggiun­tive, la delo­cal­iz­zazione degli edi­fici inadeguati in aree diverse e mod­i­fiche della sagoma per l’armonizzazione architettonica.

Dagli inter­venti dovreb­bero essere esclusi gli immo­bili abu­sivi e quelli sit­uati all’interno dei cen­tri storici o in aree asso­lu­ta­mente ined­i­fi­ca­bili.
Sono ammessi invece gli edi­fici con­do­nati o per i quali sia stata pre­sen­tata domanda di sanato­ria entro i ter­mini sta­bil­iti dal DL269/2003. In ogni caso, la bozza di legge quadro impone il rispetto degli stan­dard urbanistici.

Ammesso anche il cam­bio di des­ti­nazione d’uso degli immo­bili, purché gli uti­lizzi siano tra loro com­pat­i­bili o com­ple­men­tari. E inoltre, in attesa dell’approvazione delle leggi region­ali, ai sensi del Dpr 380/2001, potrebbe essere rilas­ci­ato il per­me­sso di costru­ire in deroga anche per i cambi di des­ti­nazione d’uso.
I Comuni, inoltre, pos­sono prevedere che il rilas­cio del per­me­sso di costru­ire per gli edi­fici resi­den­ziali pre­scinda dalla pre­sen­tazione della relazione acustica.
E infine, sec­ondo il decreto Calderoli, l’approvazione dei piani attua­tivi passa dalle com­pe­tenze del Con­siglio Comu­nale, che già delib­era il piano urban­is­tico gen­erale, a quelle della Giunta.

Fonte : Attico

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