Esiste, pochi lo conoscono, quasi nessuna banca lo concede
Il Ministero del Tesoro la scorsa estate, nell'ambito dell'iniziativa Diritto al futuro, ha deliberato un fondo, riservato all'abbattimento tassi, per l'acquisto dell'abitazione principale di giovani coppie.
Come funziona
Il fondo è riservato all'acquisto dell'abitazione principale per un ammontare non superiore a 200mila euro. Il vantaggio risiede nel fatto che lo Stato garantisce per il 50% dell'importo del mutuo. In questo modo il reddito degli aspiranti mutuatari deve coprire solo l'altra metà del mutuo e, quindi, le chance di avere il prestito aumentano.
Chi sono i beneficiari
Possono aderire al fondo: giovani coppie coniugate (con o senza figli) o nuclei familiari anche mono genitoriali con figli minori. A condizione che entrambi abbiano meno di 35 anni e che il reddito Isee non sia superiore a 35mila euro. Inoltre, non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef deve derivare da contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (in sostanza il 51% del reddito deve essere "precario").
Gli spread applicati sui mutui
Altro vantaggio riguarda gli spread. È previsto infatti uno spread massimo 150 punti base (1,5%) sui mutui di durata superiore a 20 anni e uno spread di 120 punti su durate inferiori, sia per il tasso variabile che per il fisso.
I problemi
Al momento dell'istituzione del fondo (estate 2011) sul mercato c'erano istituti che offrivano mutui (ovviamente in assenza della garanzia statale del 50%) con spread anche inferiori all'1,2%. Dopodiché, da settembre 2011, per colpa dell'altro spread (quello tra BTp e Bund) si sono impennati anche gli spread sui mutui portando la media oggi oltre la soglia del 3%.
Ora c'è chi sta pensando di accelerare i preparativi del matrimonio: il fondo non vale, infatti, per le giovani coppie fidanzate, seppur conviventi. Il timore è che le condizioni stabilite vengano riviste, aggiornate all'evoluzione del mercato che, in effetti, vede oggi spread più che doppi.
Perché le banche ignorano il fondo
A questo timore si aggiunge il fatto che molte banche starebbero facendo ostruzione. In un contesto come quello attuale (con l'erogato di mutui a picco del 47% nel primo trimestre 2012 e la domanda crollata del 44% nel primo semestre come indicato dai dati Crif) e con costi di approviggionamento di capitali in rialzo per gli istituti di credito italiani, concedere mutui a spread agevolati è ancor meno conveniente che in passato per un intermediario finanziario. Anche perché la copertura dello Stato agisce sulla garanzia (e sul rimborso delle rate per il 50% nel caso di insolvenza) ma non sulla differenza tra le spese di raccolta e lo spread applicato, qualora le prime siano superiori (come probabile) al secondo.
Questo spiega in parte, l'atteggiamento di quegli istituti che in questo momento stanno ignorando quest'opportunità, al momento ancora disponibile per tutti i giovani che rientrano nei requisiti come confermato dall'agenzia statale Consap che gestisce il fondo da 50 milioni di euro. Da una recente indagine di Altroconsumo è emerso che solo nove agenzie su 71 hanno proposto il mutuo agevolato a una coppia, nonostante questa presentasse tutte le carte in regola. Le restanti banche ne hanno ignorato l'esistenza, negando l'offerta di prestito.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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Certo che oggi il vero problema sono le banche. Noi le salviamo e queste fanno quello che vogliono.
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