domenica 8 dicembre 2013

Isee:il funzionamento del nuovo "riccometro"

Calcolo ISEE
Il nuovo Isee serve a valutare la situazione economica dei nuclei familiari per regolare l'accesso alle prestazioni  sociali e sociosanitarie  erogate da fonti divers (dalla mensa scolastica alle tasse universitarie)

Il nuovo Isee (Indicatore della situazione economica dei nuclei familiari) promette di misurare in modo più corretto la condizione economica. Viene introdotta infatti una definizione più ampia di reddito, includendo nel calcolo tutti i redditi tassati con regimi sostitutivi o con ritenuta a titolo di imposta; tutti i redditi esenti e quindi anche tutti i trasferiemnti monetari ottenuti dalla P.a.; i redditi figurativi degli immobili non locati e delle attività mobiliari. 

E' introdotta la possibilità di calcolare un Isee 'corrente' nel caso di variazioni del reddito superiori al 25% dovute a risoluzione, sospensione o riduzione dell'attività lavorativa dei lavoratori a tempo indeterminato; mancato rinnovo del contratto a tempo determinato o atipico; cessazione di attività per i lavoratori autonomi. 

Dal calcolo del reddito vengono sottratti: assegni di mantenimento, quota del 20% (fino a 3.000 euro) dei redditi da lavoro dipendente, quota del 20% (fino a 1.000 euro) di pensioni e indennità, affitto dell’abitazione (fino a 7.000 euro l'anno, con incremento di 500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo), spese effettuate da persone con disabilità o non autosufficienti.

Alle famiglie con tre o più figli vengono aumentate le franchigie per ogni figlio successivo al secondo: oltre alle 500 euro per la deduzione dell’affitto, 2.500 euro per la deduzione sulla prima casa e 1.000 euro per il patrimonio mobiliare. Sono poi introdotte alcune maggiorazioni nella scala di equivalenza (fino a 0,5 punti in più) in caso di più di 3 figli, presenza di minori con entrambi i genitori che lavorano e nuclei monogenitoriali. 

Per quanto riguarda il peso della casa nel calcolo del reddito, si considera il valore degli immobili rivalutato a fini Imu, si riduce la franchigia sulla compenente mobiliare e si considera il patrimonio all’estero. Inoltre, si considera patrimonio solo il valore della casa che eccede il valore del mutuo ancora in essere. Il nuovo Isee riconosce un abbattimento diretto del reddito della famiglia in cui è presente una persona con disabilità media (4.000 euro), grave (5.500), non autosufficiente (7000 euro) e ammette la deduzione delle spese certificate per i collaboratori domestici e gli addetti all’assistenza personale, le rette per il ricovero presso strutture residenziali, spese (fino a 5.000 euro) per spese relative alla situazione di disabilità.

Il nuovo Isee precisa infine che per l'accesso a prestazioni per i bambini, ciò che conta è la condizione economica di entrambi i genitori: il genitore non coniugato e non convivente, che abbia riconosciuto il figlio, fa parte del nucleo familiare del figlio (a meno che non sia effettivamente assente o irreperibile), anche se ha un’altra residenza anagrafica.

Fonte: Quotidiano Nazionale

Cedolare secca 2013: acconto di dicembre

Come effettuare il calcolo dell'acconto della cedolare secca sugli affitti con la nuova aliquota del 15%. 

Lo spiega l’Agenzia delle entrate con un Comunicato stampa del 22.11.2013.

La nuova aliquota del 15% per la cedolare secca sui canoni concordati si applica con il metodo previsionale già dall’ acconto da versare entro il prossimo 2 dicembre.
In questo caso, se la prima rata di acconto è stata già versata in giugno (o in luglio con la maggiorazione dello 0,40%) l’importo della seconda rata si ottiene determinando l’imposta annua dovuta per il 2013 con l’aliquota del 15%, calcolando il 95% della cedolare così determinata e sottraendo quanto già versato. 
Se l’acconto è dovuto in unica soluzione (versamento inferiore a 257,52 euro) si può determinare l’imposta annua dovuta per il 2013 con l’aliquota del 15% e versare a titolo di acconto il 95%. 
La nuova aliquota, che “taglia” di quattro punti percentuali quella precedentemente in vigore (19%), vale dal 2013 per i contratti a canone concordato per le abitazioni situate nei comuni con carenze di disponibilità abitative o in quelli ad alta tensione abitativa (Dl. n 102/2013).

Come calcolare l’acconto, il metodo storico e quello previsionale 

Per calcolare l’acconto della cedolare secca per il 2013 il contribuente può scegliere di applicare il metodo storico o quello previsionale.
Con il metodo storico si determina l’importo dell’acconto sulla base della cedolare secca dichiarata nel 730/2013 o in Unico 2013; con quello previsionale si tiene invece conto della minore imposta che si prevede sia dovuta per l’anno in corso.
 Chi intende calcolare l’acconto col metodo previsionale (che può comportare l’applicazione di una sanzione del 30% nel caso in cui il versamento risulti insufficiente) può quindi beneficiare della riduzione della aliquota dal 19 al 15% già per il versamento in scadenza il 2 dicembre.

Acconto della cedolare secca, versamento in una o in due rate 

Se il versamento da effettuare è complessivamente inferiore ai 257,52 euro, il contribuente deve versare l’acconto della cedolare secca in una sola rata, entro il 2 dicembre 2013. 
Quando l’importo dovuto supera i 257,52 euro, il contribuente deve invece versare l’acconto del 95% in due rate, del 40% e del 60%, da pagare secondo le stesse scadenze previste per l’acconto Irpef: nel 2013, rispettivamente, il 17 giugno e il 2 dicembre.

Fonte: Agenzia delle Entrate