mercoledì 1 giugno 2011

Governo spagnolo in tour per vendere 680.000 immobili


Incredibile campagna per la vendita di abitazioni e appartamenti.
Il Ministero dello Sviluppo madrileno ha organizzato un tour anomalo. Così come anomale sono le drammatiche conseguenze della bolla immobiliare scoppiata nel biennio 2008-2009. La Spagna conta quasi 700.000 abitazioni e appartamenti rimasti vuoti e invenduti. Costruiti durante il boom, a tutt'oggi non hanno ancora acquirenti.
Alcuni rappresentanti del governo spagnolo hanno quindi incontrato potenziali investitori - banche, fondi, società immobiliari - a Londra, Amsterdam e Parigi. Martedì saranno a Francoforte. Poi toccherà a Mosca e a Stoccolma. Chiaro il messaggio del Ministro dello Sviluppo José Blanco: i prezzi hanno toccato il fondo e quindi "è il momento migliore per investire".
Da Madrid inoltre Eva Santiago, una portavoce del Ministero, precisa: " Il nostro obiettivo è di spiegare bene quale è la reale situazione del mercato immobiliare, dando dettagli sull'andamento dei prezzi regione per regione. Il 60% delle 680.000 abitazioni rimaste invendute è residenza di villeggiatura. Il primo responso degli investitori è positivo".

A Parigi, dove la presentazione agli investitori si è svolta giovedì, erano presenti circa venti società. In media, secondo i dati del governo spagnolo, i prezzi delle proprietà immobiliari sono scesi del 15% rispetto ai picchi. In alcuni casi, come a Marbella, il crollo è stato del 40%. Nei comuni con più di 25mila abitanti il calo è stato del 25%.

Ormai nei paesi in crisi debitoria privatizzare e vendere è all'ordine del giorno pur di evitare il tracollo. E magari la crisi sotto sotto potrebbe paradossalmente facilitare un'integrazione sempre maggiore tra i paesi europei. In Spagna infatti gli acquisti immobiliari da parte di residenti stranieri sono aumentati nel 2010 del 21% rispetto al 2009.

Fonte : Il Sole 24 Ore

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